Il dubbio dei moderni
Una storia dello scetticismo
Gianni Paganini
- Edizione: Ottobre 2022
- Collana: Frecce
- ISBN: 9788829016358
- Pagine: 256
- Prezzo:
25,00 €23,75 € - Recensioni
In breve
Il problema della conoscenza, come lo intendiamo oggi, è stato in un certo senso “creato” dallo scetticismo, cioè dalla necessità di confutarlo per convalidare le nostre credenze. Questo è vero in particolar modo anche per il periodo moderno, nel quale la “sfida scettica” venne rilanciata e ampliata, per essere poi respinta da Descartes, ripresa da Hume e superata da Kant. Il volume ripercorre i passaggi fondamentali di questa corrente filosofica, dalla fine del Rinascimento (Montaigne) all’Illuminismo (con Locke prima, Berkeley e Hume poi, infine Kant). Durante la modernità lo scetticismo visse la sua seconda età dell’oro, dopo l’Ellenismo, non solo per la fioritura di autori che furono scettici veri e propri, ma anche perché costrinse filosofi non scettici a misurarsi con la sua sfida esigente e rigorosa. I dubbi scettici furono determinanti per il superamento del razionalismo dogmatico, per l’apertura all’empirismo, che è stato una filosofia dei limiti della conoscenza, e per la nascita di alternative trascendentali o non fondazionaliste. Ugualmente importanti e penetranti furono i problemi sollevati in ambito morale e politico. Si può dire che il “saggio scettico” rappresentò la prima figura moderna dell’intellettuale autonomo che rivendica a sé piena libertà di giudizio rispetto alle tradizioni, ai costumi, alle istituzioni e in molti casi anche alle religioni.
Il problema della conoscenza, come lo intendiamo oggi, è stato in un certo senso “creato” dallo scetticismo, cioè dalla necessità di confutarlo per convalidare le nostre credenze. Questo è vero in particolar modo anche per il periodo moderno, nel quale la “sfida scettica” venne rilanciata e ampliata, per essere poi respinta da Descartes, ripresa da Hume e superata da Kant. Il volume ripercorre i passaggi fondamentali di questa corrente filosofica, dalla fine […]
Gianni Paganini
È accademico dei Lincei e professore emerito di Storia della filosofia all’Università del Piemonte Orientale. È stato premiato dall’Académie française per il suo volume Skepsis (Vrin, 2008) e ha ricevuto il premio per la filosofia conferito dall’Accademia dei Lincei (2011). Ha curato molte edizioni di testi, tra cui: Theophrastus redivivus (con G. Canziani; La Nuova Italia, 1981-82); Hobbes, Moto, luogo e tempo (UTET, 2010); Hume, Dialoghi sulla religione naturale (BUR, 2014). Tra le sue monografie: Pierre Bayle (La Nuova Italia, 1981), Les philosophies clandestines (PUF, 2005; ed. it. ampliata Laterza, 2008) e De Bayle à Hume. Tolérance, hypothèses, systèmes (Champion, 2022).