I sigilli bizantini della Sardegna
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I sigilli bizantini della Sardegna

Pier Giorgio Spanu, Raimondo Zucca

In breve

La scoperta di oltre settanta sigilli bizantini nell’area di San Giorgio in territorio di Tharros ha profondamente arricchito le nostre conoscenze su aspetti dell’Alto Medioevo sardo. Abbiamo sia sigilli di autorità costantinopolitane (Anastasia Augusta, un cubiculario, forse un vestiario, un mandatario imperiale e un curatore della domus Marinae), sia sigilli relativi alla Sardegna o alla prefettura d’Africa: si tratta di consoli ed ex consoli, di ex prefetti, di un comandante di un reparto della flotta bizantina, di vari magistri militum. Assai importanti sono i sigilli di ambiente ecclesiastico promananti prevalentemente dalla sede arcivescovile caralitana. Il rilievo maggiore è, tuttavia, da assegnarsi ai due sigilli degli archontes Zerkis e O(r)zokor. Nel primo caso la legenda del verso lo dichiara arconte d’Arborea, nel secondo è presumibile che si tratti di Orzocco I de Zori o, meno probabilmente, di Orzocco II, l’uno e l’altro giudici d’Arborea. Il lavoro è articolato in capitoli relativi alla storia degli studi, alle città di Karallos, Forum Traiani Chrysopolis, Tharros col vescovato di Sinis e, infine, a San Giorgio, il cui archivium dovette formarsi grazie alla traslazione di archivi anteriori.

La scoperta di oltre settanta sigilli bizantini nell’area di San Giorgio in territorio di Tharros ha profondamente arricchito le nostre conoscenze su aspetti dell’Alto Medioevo sardo. Abbiamo sia sigilli di autorità costantinopolitane (Anastasia Augusta, un cubiculario, forse un vestiario, un mandatario imperiale e un curatore della domus Marinae), sia sigilli relativi alla Sardegna o alla prefettura d’Africa: […]

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Pier Giorgio Spanu

È professore di Archeologia Cristiana e Medioevale nell’Università di Sassari.

Raimondo Zucca

Già Ispettore della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari, è professore ordinario di Storia e Archeologia del Mediterraneo Antico nell’Università di Sassari.Condirige gli scavi di Neapolis (Sardegna) e Lixus (Marocco). È curatore dell’Antiquarium Arborense (Oristano). 

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