I Greci, i Romani e… il riso

I Greci, i Romani e… il riso

Tommaso Braccini

  • Edizione:   Novembre 2022
  • Collana:   Sfere extra
  • ISBN:   9788829010424
  • Pagine:   212
  • Prezzo:   16,00  15,20 
  • Recensioni  
In breve

Se avessimo a disposizione una macchina del tempo e ci trasferissimo nelle strade dell’Atene classica e nei fori di Roma antica, forse il primo suono che udiremmo sarebbe la risata. Il Riso era un dio, per i Greci e i Romani, e il mito racconta che i primi a ridere furono proprio gli dèi. Altro che “abbondare sulla bocca degli stolti”, come vuole una massima di origine cristiana: nel mondo antico l’ilarità era una cosa seria. La prima opera di Omero per alcuni fu un poema comico, e ridevano i filosofi come Democrito, gli oratori come Cicerone, gli imperatori come Augusto, gli schiavi come Esopo. Corti, teatri, tribunali, terme, persino latrine e campi di battaglia erano pieni di persone che si sbellicavano. Il volume – attraverso una selezione di testi greci e latini – accompagna alla scoperta dell’umorismo degli antichi, libero e dissacrante, senza riguardi per nulla e per nessuno, fino alla risata finale, quella di Caronte.

Se avessimo a disposizione una macchina del tempo e ci trasferissimo nelle strade dell’Atene classica e nei fori di Roma antica, forse il primo suono che udiremmo sarebbe la risata. Il Riso era un dio, per i Greci e i Romani, e il mito racconta che i primi a ridere furono proprio gli dèi. Altro che “abbondare sulla bocca degli stolti”, come vuole una massima di origine cristiana: nel mondo antico l’ilarità era una cosa seria. La prima opera di Omero per alcuni fu un poema comico, e ridevano i filosofi come Democrito, gli oratori come Cicerone, gli imperatori come Augusto, gli schiavi come Esopo. Corti, teatri, tribunali, terme, persino latrine e campi di battaglia erano pieni di persone che si sbellicavano. Il volume – attraverso una selezione di testi greci e latini – accompagna alla scoperta dell’umorismo degli antichi, libero e dissacrante, senza riguardi per nulla e per nessuno, fino alla risata finale, quella di Caronte.

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Tommaso Braccini

È professore associato di Filologia classica all’Università degli Studi di Siena. Si occupa in particolare di credenze e narrazioni folkloriche dell’antichità e del medioevo greco, e dei testi che le tramandano. Tra i suoi volumi: Prima di Dracula. Archeologia del vampiro (Il Mulino, 2011), Miti vaganti. Leggende metropolitane tra gli antichi e noi (Il Mulino, 2021).

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