Diciottenni senza confini

Diciottenni senza confini

Il capitale interculturale d’Italia
Anna Granata

In breve

Gabriele frequenta l’ultimo anno di liceo a Milano, ma è appena tornato da un anno a Mosca: ha imparato il russo e ha provato sulla sua pelle cosa vuol dire sentirsi straniero. Nura è bresciana da sempre, ma parla arabo in casa e italiano a scuola, e passa le sue vacanze estive dai nonni in Egitto. Giulia abita a Varese, la sua migliore amica si chiama Xiao, e nel tempo libero studia tedesco per costruirsi un futuro da ricercatrice in Germania…I protagonisti di questo libro hanno diciotto anni, un cognome italiano straniero, e il passaporto nella tasca dei jeans. Sono “senza confini” o anche quando non hanno mai attraversato le frontiere d’Europa.  Le loro amicizie sui banchi di scuola costituiscono, più di qualsiasi lezione di educazione civica, la miglior occasione di formazione a una cittadinanza plurale e cosmopolita. Abbiamo raccolto le voci e le storie della prima generazione che cresce in Italia a “pane e intercultura”, destinata a mettere in discussione ogni nostra consolidata idea di cittadinanza e mobilità.

Gabriele frequenta l’ultimo anno di liceo a Milano, ma è appena tornato da un anno a Mosca: ha imparato il russo e ha provato sulla sua pelle cosa vuol dire sentirsi straniero. Nura è bresciana da sempre, ma parla arabo in casa e italiano a scuola, e passa le sue vacanze estive dai nonni in Egitto. Giulia abita a Varese, la sua migliore amica si […]

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Anna Granata

È ricercatrice di Pedagogia presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’educazione dell’Università degli Studi di Torino, dove insegna Pedagogia interculturale.

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