Dall’esistenza a Dio
Una dimostrazione filosofica contemporanea
Edizione: 2013
Collana: Biblioteca di testi e studi (883)
ISBN: 9788843060559
- Pagine: 228
- Prezzo:€ 23,75
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In breve
Dall’esistenza a Dio è lo spregiudicato tentativo di rispondere alla domanda più importante di tutte: esiste Dio? È possibile dimostrarlo? Fin dagli albori della speculazione filosofica, gli uomini hanno cercato di costruire argomenti che, a partire dai dati più disparati, conducessero all’esistenza di un Essere sommo. La proposta di Miller è insieme antica e nuova: antica perché si rifà esplicitamente a due giganti del pensiero quali Avicenna e Tommaso d’Aquino; nuova perché non esita a dispiegare l’arsenale della logica moderna, dell’analisi linguistica e del rigore argomentativo tipico dell’odierna filosofia analitica. Il suo punto di partenza è l’esistenza di semplici oggetti materiali, il suo approdo è una causa incausata di tutto l’universo; la sua rivoluzione filosofica è la riabilitazione dell’esistenza come una proprietà di primo livello, cioè di individui, dopo le critiche durissime di Kant, Frege, Russell e Quine. Ma anche al di là dei suoi meriti intrinseci, il lavoro di Miller può essere considerato come un altro grande frutto della lezione di metodo di Tommaso d’Aquino: cercare la verità, senza pregiudizi, considerando i problemi discussi nel nostro tempo, «per lavorare ad una soluzione in grado di fare una sintesi di tutte le intuizioni valide».
Indice
Introduzione di Ciro De Florio
Prefazione
1. La domanda centrale
2. Struttura del senso e ontologia
I. La relazione parti/tutto nelle proposizioni atomiche
II. La relazione parte/parte nelle proposizioni atomiche
III. Proposizioni atomiche e ontologia
IV. Conclusione
3. L’inconcepibilità degli individui futuri
I. Non ci si può riferire a Socrate prima che questi esista
II. Socrate era inconcepibile prima di esistere
III. La sfida dell’haecceitismo di Plantinga
IV. La sfida dell’universalismo
V. Conclusione
4. L’esistenza e una proprietà reale
I. “____ esiste” come predicato di primo livello
II. Principale difetto nel rifiuto dell’interpretazione del primo livello
III. L’esistenza e una proprietà reale
IV. Conclusione
5. Perché l’esistenza? La penultima risposta
I. L’argomento
II. Obiezioni
III. Ulteriori conclusioni
6. Perché l’esistenza? L’ultima risposta
I. Condizioni per una serie causale che termina necessariamente
II. Forma logica di una serie causale che termina necessariamente
III. Serie causali e l’argomento della contingenza
7. La causa incausata
I. Obiezioni alla nozione di una causa incausata
II. Elaborazione sulla causa incausata
8. Esistenza necessaria
I. La nozione di esistenza necessaria
II. La causa incausata esiste necessariamente?
III. Conclusione
9. Obiezioni all’argomento della contingenza
I. Commento a obiezioni particolari
II. Conclusione
10. Fraintendimenti dell’argomento della contingenza
I. Interpretazioni errate
II. Il ruolo centrale del principio di non contraddizione
III. Conclusione
Appendice al capitolo 2
Obiezioni alle istanze di predicati
Appendice al capitolo 3
Obiezioni all’impossibilita di riferirsi a individui futuri
Appendice al capitolo 4
I. Difetti nelle impostazioni alla Russell e alla Quine
II. L’esistenza e irriducibile ad altre proprieta
Riferimenti bibliografici
Postfazione. Un “tomista” contemporaneo di Giovanni Ventimiglia