Webinar Faber
Il gallo non ha cantato
Vitaliano Brancati tra fascismo e dopoguerra
Edizione: 2021
Collana: Lingue e Letterature Carocci
ISBN: 9788829009527
- Pagine: 112
- Prezzo:€ 12,35
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In breve
Dal fascismo giovanile agli ideali liberali della maturità, dalla scrittura di matrice futurista alla scoperta del comico, il volume affronta il percorso intellettuale e narrativo di Vitaliano Brancati soffermandosi sulle sue opere principali. La prima parte approfondisce il decennio 1932-41, dal romanzo L’amico del vincitore, nel quale Brancati esalta l’attivismo di stampo fascista, fino al Don Giovanni in Sicilia, che rappresenta la consacrazione del “nuovo corso” della sua narrativa, caratterizzato dall’allontanamento dal regime e dalla conquista di un’attitudine ironica. La seconda parte esamina invece l’ultimo romanzo pubblicato in vita da Brancati, nel 1949: Il bell’Antonio. L’analisi ricostruisce la storia del testo in relazione alle collaborazioni giornalistiche dell’autore e lo connette alle altre scritture (saggistiche, teatrali e anche cinematografiche) che nel dopoguerra animano la riflessione storico-politica e morale di Brancati.
Indice
Premessa
Parte prima
L’attivismo, il fascismo, il comico
Dall’Amico del vincitore a Don Giovanni in Sicilia
1. Tra futurismo e fascismo: L’amico del vincitore
2. L’attivismo e la corruzione morale: Singolare avventura di viaggio
3. «La prima volta che vedevo tutta la stupidità dell’attivismo»: Gli anni perduti
4. La demitizzazione comica: il gallismo stilnovistico di Don Giovanni in Sicilia
5. Fu vero antifascismo?
6. Un naso e una gobba (Brancati e Leopardi)
Parte seconda
«Il gallo non ha cantato»
Sul Bell’Antonio
7. Giornalismo e letteratura: dalle terze pagine al Bell’Antonio
8. Il bell’Antonio e “Il Mondo”: un’amichevole censura
9. L’arte di arrangiarsi: Brancati e il cinema
Riferimenti bibliografici
Indice dei nomi