«Ho avuto solo molta fortuna»
Biografia intellettuale di Daniel Bovet (1907-1992)
Edizione: 2015
Collana: Biblioteca di testi e studi (1077)
ISBN: 9788843082131
- Pagine: 224
- Prezzo:€ 19,95
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In breve
Daniel Bovet ha ricevuto il premio Nobel per la fisiologia o la medicina nel 1957. A lui si devono la scoperta del principio attivo del sulfamide, i primi farmaci efficaci contro le allergie, l’introduzione di sostituti sintetici del curaro, che hanno reso possibili operazioni chirurgiche più sicure, e importanti studi sulle basi biologiche della memoria e del comportamento. Bovet è uno scienziato transnazionale, la cui vicenda ci permette di comprendere come, nel corso del Novecento, le scienze biomediche siano passate da un contesto coloniale a uno post-coloniale. Di padre svizzero e madre francese, dopo gli studi a Ginevra, lavora per 18 anni all’Institut Pasteur di Parigi. Nel dopoguerra si trasferisce a Roma all’Istituto Superiore di Sanità prima e alle Università di Sassari e di Roma poi, diventando una delle figure più importanti della scienza italiana. Il libro ricostruisce, al contempo, la centralità dell’Institut Pasteur e dell’Istituto Superiore di Sanità in due momenti fondamentali della loro storia, il primo nelle politiche di espansione coloniale francesi e nella rivalità geopolitica con la Germania, il secondo nelle relazioni fra Europa e Sud America nel dopoguerra.
Indice
Abbreviazioni
Introduzione
1. Fra Calvino e Rousseau
La famiglia / Ginevra fra le due guerre mondiali / La “Scuola attiva” e l’infanzia di Bovet / Rigenerare i tritoni
2. L’Institut Pasteur
La ville lumière / L’Institut Pasteur /Pasteur e la polemica contro la scienza tedesca / L’Institut Pasteur al centro della politica francese / Ernest Fourneau / Fourneau e la chimica francese / Il laboratorio di chimica terapeutica dell’Institut Pasteur / Il laboratorio di Fourneau al servizio della nazione
3. Una chimica che guarisce
Apprendistato con Fourneau / La morte di Roux e il nuovo corso dell’Istituto «ho avuto solo molta fortuna» / Paul Ehrlich e le “pallottole magiche” / Domagk e il prontosil / La scoperta del principio attivo del sulfamide / Dalle pallottole magiche alla farmacodinamica / Relazioni difficili al Pasteur / La morte in camice bianco
4. La prima grande innovazione: gli antistaminici di sintesi
Il progetto di ricerca sugli antistaminici /L’istamina / Il lavoro nel laboratorio di Bovet sugli antistaminici / Gli sviluppi delle ricerche / Bernard Halpern / Le ricerche di Halpern sugli antistaminici / La Rhône-Poulenc à l’heure allemande / L’accordo con la Merck
5. Gli anni neri dell’occupazione
Filomena e Federico Nitti / L’occupazione tedesca / La direzione Tréfouël fra accomodation constrainte e accomodation volontaire / La Resistance e la caduta del fascismo / L’epurazione di Fourneau
6. L’Istituto superiore di sanità
L’Italia alla fine della Seconda guerra mondiale / Domenico Marotta / L’Istituto di sanità pubblica / L’Istituto e le guerre di Mussolini / La fine della guerra e la ricostruzione dell’iss / Il nuovo laboratorio di Bovet all’Istituto superiore di sanità / Ernest Boris Chain e la penicillina / Chain e il centro internazionale di microbiologia / La ristrutturazione dell’Istituto superiore di sanità nel dopoguerra / L’Istituto superiore di sanità e il mondo della decolonizzazione e della Guerra fredda
7. I veleni delle frecce
Il curaro: una nuova sfida / Le ricerche di Claude Bernard e Alfred Edme Vulpian / Il progetto di Ranyard West / Gli esploratori Richard Gill e Boris Krukoff / Le ricerche di Bovet sul curaro a Parigi / I lavori sul curaro di Bovet a Roma / Il contesto postcoloniale delle ricerche sul curaro / Il premio Nobel del 1957
8. Da Sassari a Los Angeles
Gli anni Sessanta / Le dimissioni di Bovet dall’Istituto e il caso Marotta / L’addio all’Istituto superiore di sanità / I farmaci come sonda e la psicobiologia / La nicotina e le basi genetiche del comportamento / Ritorno a Roma / Epilogo
Postfazione di Alberto Oliverio
Bibliografia
Indice dei nomi