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In breve
Che cos’è la bibliometria? Quali sono i suoi possibili utilizzi? Quali le applicazioni nell’ambito della valutazione della ricerca? Quali i database utilizzabili e quali gli indicatori citazionali che se ne possono trarre? Oltre a rispondere a queste domande in modo chiaro ed esaustivo, il volume passa in rassegna le evoluzioni della disciplina: dalla sua origine negli anni d’oro di Eugene Garfield, ideatore dell’Institute of Scientific Information (ISI) e dell’Impact Factor (IF), fino al presente dei grandi database commerciali – Web of Science, Scopus e Google Scholar – e dei ben noti esercizi di valutazione della ricerca scientifica, in Italia la VQR 2004-2010.
Indice
Introduzione
1. Bibliometria: definizione, funzioni e contesti di applicazione
A partire dalla definizione/A chi e a che cosa serve la bibliometria
2. Dalla bibliografia statistica alla bibliometria moderna
Gli anni Venti: la bibliografia statistica/Gli anni Trenta: le tre leggi matematiche di base/Gli anni Quaranta-Cinquanta: «the Sputnik Shock»/Gli anni Sessanta: Eugene Garfield e lo Science Citation/Index/ Gli anni Settanta: il boom della bibliometria e il lavoro di Derek de Solla Price/Dagli anni Ottanta ad oggi: l’istituzionalizzazione della bibliometria
3. Bibliometria e analisi citazionale
Il significato della citazione/Contesto, qualità e peso della citazione: il comportamento citazionale/I database citazionali: wos, Scopus, Google Scholar/Gli indicatori bibliometrici di impatto/Dalla bibliometria alla webmetrica
4. Valutare la ricerca: cosa, come e perché?
Oggetti della valutazione: qualità, impatto, importanza/Il livello della valutazione/Come valutare: bibliometria vs peer review/La cultura della valutazione e l’esperienza italiana/Valutare le scienze umane con la bibliometria: si può?
5. Conclusioni: bibliometria e scienza Mode
Bibliografia