Effetto Israele
La sinistra, la destra e il conflitto mediorientale
Edizione: 2015
Collana: Biblioteca di testi e studi (985)
ISBN: 9788843075621
- Pagine: 112
- Prezzo:€ 11,40
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In breve
Israele è una questione che da sempre “ritorna”, è un effetto mai smorzato che trova in Occidente il luogo esemplare per risuonare e generare riverberi. Il volume riconduce a Israele, alla sua fondazione, effetti di lunghissimo termine a cui diamo spiegazioni di circostanza (lo scontro di civiltà) e giudizi politicamente sommari (l’odio irrazionale e isterico di due popoli). Ma se seguiamo quell'“Effetto” a ritroso, ritroviamo nella fondazione stessa di Israele le contraddizioni e le questioni irrisolte che hanno reso ogni soluzione ai conflitti che fino a oggi si sono susseguiti in Occidente completamente vana. Come vano sembrerebbe essere il nostro discorso su questioni quali immigrazione e guerra al terrorismo, la cui costruzione all'interno di quel discorso è effetto di un atto (politico) mancato, ovverosia la creazione, in principio, di uno Stato palestinese. Nell’analisi di questi effetti il testo parla sostanzialmente di Europa, della polarizzazione del discorso politico e dell’endemica mancanza di una teoria capace di illuminare quel fenomeno sfuggente e indefinibile che è appunto l’“Effetto Israele”.
Indice
Premessa
Introduzione
1. Destra e sinistra. Il conflitto israelo-palestinese come effetto polarizzatore
Origini/Spazio globale/L’emergere di un nuovo criterio di polarizzazione a livello globale
2. L’effetto Israele in Occidente
L’effetto Israele in Europa/L’effetto Israele in America
3. Cielo e Terra. L’Effetto Israele e la teologia politica
Terra e Cielo/Teologia politica
4. 1948. Genealogia di una fondazione
Il lavoro “lasciato incompiuto” non è più realizzabile nelle condizioni attuali/Stato e popolo/Autodeterminazion/Corpus separatum/Responsabilità
Epilogo. Una prospettiva mimetica sul conflitto in Medio Oriente
Postfazione di Anthony Pagden
Riferimenti bibliografici