In breve
Cesare Beccaria (1738-1794) non fu solo l’autore di Dei delitti e delle pene, universalmente noto per la sua critica della pena di morte, ma scrisse un trattato di poetica e fu titolare della seconda cattedra di economia istituita in Italia. Con questo libro ambizioso e originale, Philippe Audegean offre una rilettura unitaria di tutta la sua opera, proponendo una nuova interpretazione del suo pensiero e del suo ruolo nell’Illuminismo riformatore italiano ed europeo.
Indice
Il problema Beccaria
Prima parte Filosofia dell’infelicità Dei delitti e delle pene
1. Al di qua del bene e del male
Uno spettro si aggira per l’Italia: l’“hobbesismo”
La pace dei prodi
La libertà politica
Conclusione
2. Ragione e storia
I limiti della semplice ragione
Le passioni contro gli interessi
libertà dei moderni
Conclusione
3. Giustizia e utilità
Contratto e utilità
Utilità e libertà
Utilità e necessità
Della pena di morte (Dei delitti e delle pene, § XXVII)
Conclusione
Seconda parte Filosofia della felicità Le Ricerche intorno alla natura dello stile e i corsi di economia politica
4. Empirismo e poetica
Beccaria e la storia del concetto di stile
Il sistema di Beccaria e i suoi modelli matematici
Politica e poetica
Empirismo e retorica
5. Il dotto e il politico. Senso e funzione del sapere economico
La lezione delle cose
Scienza e interesse
Illusione giuridica e scienza economica
L’economia dei mezzi
Conclusione
Abbreviazioni
Note
Bibliografia
Indice dei nomi