Per lo Stato, per la Nazione
I congressi degli scienziati in Francia e in Italia (1830-1914)
Edizione: 2007
Collana: Saggi e monografie del Dip. Discipline storiche Univ. Bologna
ISBN: 9788843042708
- Pagine: 256
- Prezzo:€ 19,00
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In breve
Il volume ricostruisce le vicende del Congrès scientifique de France
costituito nel 1833 e dei congressi degli scienziati italiani inaugurati
nel 1839. Tanto i congressi francesi quanto quelli italiani sembravano
ricadere nella tipologia delle associazioni per il progresso delle scienze
che all'epoca nascevano in tutta Europa per promuovere la nuova
figura dello scienziato come professionista della ricerca. Ma i materiali
preparatori, i rendiconti a stampa e un'indagine sulla provenienza
e sul profilo socio-professionale dei promotori e dei partecipanti
portano alla luce in entrambi i paesi uno scenario più articolato
e un'evoluzione tutt'altro che pacifica.
Il libro mostra come in Francia e in Italia prevalsero altri attori
e discorsi diversi, e come finirono per imporsi particolari
interpretazioni dei rapporti tra la scienza e lo Stato, tra la cultura
scientifica, la società e l'identità nazionale.
Indice
Abbreviazioni in nota /
Abbreviazioni in figure e tabelle /
Introduzione
1. Congressi e associazioni: i luoghi nuovi della scienza ottocentesca
2. Le associazioni per il progresso delle scienze tra modellizzazioni
e casi nazionali
3. Due associazioni-modello: origini e strategie a confronto
4. Francia e Italia: appropriazioni, manipolazioni, fallimenti
1. I congressi della France réelle : province e notabili di
fronte alla 'tirannide parigina' (1833-73)
1.1. Un esperimento durato quarant'anni
1.2. Le origini del Congrès scientifique de France (1793-1830)
1.2.1. La magra eredità del 'giacobinismo scientifico' / 1.2.2. La
scienza delle province: erudizione e associazionismo / 1.2.3. Caumont,
Caen e la Normandia tra Carlo X e Luigi Filippo
1.3. Guizot e il risveglio delle province
1.4. Una nuova Encyclopédie per una comunità polifonica
1.4.1. Le regole del gioco
1.5. Sintesi degli opposti o assemblea di pari'
1.5.1 Una geografia diseguale / 1.5.2. Titoli antichi e titoli moderni,
proprietà e professioni / 1.5.3. Dalla base al vertice: i 'grandi ufficiali'
/ 1.5.4. Assemblee generali e richieste collettive /1.5.5 Una comunità
per una nuova 'scienza' nazionale
1.6. L'Institut des Provinces
1.7. Prima e dopo la 'grande paura'
1.8. Nella bufera della Seconda Repubblica (1849-52)
1.9. La svolta degli anni Cinquanta
1.10. Una comunità introvabile
1.10.1. La distribuzione territoriale / 1.10.2. Chierici e laici / 1.10.3
Proprietà e professioni / 1.10.4. L'insegnamento tra provincia e Stato
/ 1.10.5. Sparsi e poco loquaci: i savants del commercio, della finanza
e dell'industria / 1.10.6. Sguardi d'insieme e presenze fisse /
1.10.7. Un eccesso di 'archeologi' da regioni inesistenti / 1.10.8. Le
scienze nazionali al Congrès scientifique de France
1.11. Notabili, congressi e Stato fino a Sedan
1.12. Una storia parigina
1.13. Ritorno in Normandia
2. L'aggregazione possibile: i congressi degli scienziati
italiani tra istituzioni, società e politica (1839-75)
2.1. Notizie dall'Europa
2.2. Da quattrocento ai nuovi Quaranta
2.3. Ripensamenti in fieri
2.4. Due, tre, quattro anime per un congresso (1839-47)
2.4.1. La geografia: una variabile molto dipendente / 2.4.2. Autorità
in loco / 2.4.3. Emulazioni, transfer e incroci
2.5. Dall'élite della scienza alle scienze delle élite
2.5.1. Colture, scuole e leggi: il largo perimetro degli 'agrari' / 2.5.2.
Farsi vedere, farsi sentire: fisici e ingegneri tra rimostranze e progettualità
/ 2.5.3. Risanar la nazione, risanar la professione: i medici
dalla concordia alla concorrenza / 2.5.4. La nazione scientifica nello
specchio dell'archeologia
2.6. Ricominciare da Firenze
2.7. Il Risorgimento è già finito'
2.8. Nascita di uno Stato, fine di un congresso
3. Epilogo. Il tardivo debutto di due associazioni nazionali
per il progresso delle scienze
3.1. Un'associazione per la Terza Repubblica
3.2. Gli scienziati italiani dal Risorgimento alla sintesi
Indice dei nomi