Formazione
Il distretto industriale marshalliano tra cognizione e istituzioni
Edizione: 2006
Collana: Biblioteca di testi e studi
ISBN: 9788843037476
- Pagine: 224
- Prezzo:€ 18,15
- Acquista
In breve
Il volume affronta la tematica del distretto industriale marshalliano con
un approccio strettamente teorico in cui l'economia politica si incontra
con altri ambiti disciplinari – come la sociologia, la geografia economica,
la politologia – puntando a gettare le basi per la costruzione di una teoria del fenomeno così studiato.
Una attenzione particolare viene posta al ruolo economico svolto sia dalle strutture che dalle istituzioni sociali, intese come regole di comportamento condivise a livello collettivo da parte di gruppi di persone sufficientemente piccoli e fortemente coesi e di cluster di imprese strettamente connesse. Strutture ed istituzioni si intrecciano con le forme organizzative di tipo economico quali si manifestano, attraverso processi auto-organizzativi, in ambiti territoriali ben delimitati. Le reti di relazioni sociali e le reti organizzative di tipo
produttivo sono, dunque, le nervature attraverso cui avvengono rilevanti processi cognitivi le cui modalità di sviluppo e di evoluzione hanno una
influenza decisiva nel modo di organizzarsi del distretto industriale
ed anche nella capacità che i distretti industriali concreti mostrano
nell'affrontare i problemi posti dalla rapida evoluzione sia del sistema
delle relazioni economiche internazionali che della tecnologia.
Il volume affronta la tematica del distretto industriale marshalliano con
un approccio strettamente teorico in cui l'economia politica si incontra
con altri ambiti disciplinari – come la sociologia, la geografia economica,
la politologia – puntando a gettare le basi per la costruzione di una teoria del fenomeno così studiato. Una attenzione particolare viene posta al ruolo economico svolto sia dalle strutture che dalle istituzioni sociali, intese come regole di comportamento condivise a livello collettivo da parte di gruppi di persone sufficientemente piccoli e fortemente coesi e di cluster di imprese strettamente connesse. Strutture ed istituzioni si intrecciano
con le forme organizzative di tipo economico quali si manifestano,
attraverso processi auto-organizzativi, in ambiti territoriali ben delimitati. Le reti di relazioni sociali e le reti organizzative di tipo
produttivo sono, dunque, le nervature attraverso cui avvengono rilevanti processi cognitivi le cui modalità di sviluppo e di evoluzione hanno una
influenza decisiva nel modo di organizzarsi del distretto industriale
ed anche nella capacità che i distretti industriali concreti mostrano
nell'affrontare i problemi posti dalla rapida evoluzione sia del sistema
delle relazioni economiche internazionali che della tecnologia.
Indice
Prefazione,
di G. Becattini/
Introduzione e ringraziamenti/
1. Il distretto industriale come sistema complesso. Aspetti di
quadro/
1.1. Introduzione. Verso un approccio cognitivista/
1.2. Il distretto industriale e l'impostazione di Marshall/
1.3. Il distretto come unità di indagine/
1.4. Complessità e processi selettivi/
1.5. Processi auto-organizzativi e strutturazione del distretto/
1.6. Ruolo della competizione/
1.7. Auto-organizzazione e selezione degli stati di equilibrio/
1.8. Il distretto industriale come ramo di una biforcazione/
1.9. Processi produttivi separabili/
1.10. Fattori di agglomerazione e confini del distretto industriale/
1.11. Dal ghetto al distretto industriale/
2. Reti sociali e produttive. Una modellizzazione del distretto
industriale/
2.1. Introduzione/
2.2. Spazio delle relazioni e reti distrettuali/
2.3. Il distretto industriale tipizzato/
2.4. Struttura delle relazioni, forme di mercato e connectedness
del distretto industriale/
2.5. Entropia e connectedness/
2.6. Connectedness e reti sociali/
2.7. Conclusioni/
3. Autopoiesi e competenza comunicativa/
3.1. Introduzione/
3.2. Complessità, auto-organizzazione e autopoiesi/
3.3. L'approccio autopoietico/
3.4. La competenza comunicativa/
3.5. Distretto industriale, area-sistema, rete/
3.6. Autopoiesi e filogenesi delle forme organizzative distrettuali/
3.7. Qualche conclusione/
4. Conoscenza e cultura/
4.1. Introduzione/
4.2. Conoscenza e dimensione comunitaria/
4.3. Conoscenza e informazione/
4.4. Conoscenza e coordinamento nel mercato. La lezione di
Hayek/
4.5. La dimensione distrettuale tra conoscenza tacita e codificata/
4.6. Conoscenza tecnologica e innovazioni/
4.7. Conoscenza, competenza comunicativa e cultura/
4.8. Cultura, antropologia e scienza economica/
4.9. Culture locali e regolazione politica/
4.10. Culture e commerci internazionali/
4.11. Forme distrettuali e reti etniche. I cinesi di Prato/
5. Razionalità procedurale e istituzioni nella logica distrettuale/
5.1. Introduzione/
5.2. Istituzioni e istituzionalismo/
5.3. Processi auto-organizzativi e istituzioni/
5.4. Dai giochi di strategia alla "produzione di norme a mezzo
di norme"/
5.5. Istituzioni ed eredità di valori. Il gioco del "sacrificio agli
dei"/
5.6. Appartenenze di gruppo e determinazione delle norme sociali/
5.7. Norme e problem solvine/
5.8. Conclusioni/
6. L'emergere della cooperazione nel distretto industriale
Marshalliano/
6.1. Introduzione/
6.2. Caratteri strutturali della forma distretto e cooperazione/
6.3. Decomponibilità della filiera produttiva e interazione fra gli
Agenti/
6.4. Competenza comunicativa, fiducia e processi autopoietici/
6.5. Emergere della cooperazione e giochi iterati/
6.6. Cooperazione con molteplicità di agenti/
6.7. L'orizzonte temporale/
6.8. Ruolo della reputazione/
6.9. Conclusioni/
7. Lealtà, fiducia e reputazione/
7.1. Introduzione/
7.2. Regole comportamentali e relazioni fiduciarie/
7.3. Istituzioni e struttura connettiva di una comunità locale/
7.4. La fiducia come bene economico/
7.5. Varie specie di fiducia/
7.6. Interazione tra lealtà, reputazione e fiducia. La parabola dei
Talenti/
7.7. Dalla fiducia al capitale sociale
7.8. Tornando al caso della comunità cinese nel distretto di Prato
8. Prospettive e conclusioni/
8.1. Introduzione. L'emergere di nuove dinamiche/
8.2. Processi di globalizzazione e culture locali/
8.3. Cultura locale e immigrazione/
8.4. La clonazione dei distretti industriali all'estero/
8.5. Conclusioni/
Bibliografia.