Togliatti editore di Gramsci
Introduzione di Giuseppe Vacca
a cura di: Chiara Daniele
Edizione: 2005
Collana: Annali della Fondazione Gramsci
ISBN: 9788843036325
- Pagine: 296
- Prezzo:€ 21,28
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In breve
Alla morte di Gramsci, Togliatti attivò il Comintern perché
i Quaderni del carcere venissero recuperati (probabilmente
attraverso una trattativa fra il governo sovietico e quello
di Mussolini) e portati a Mosca. L'iniziativa contravveniva
alla volontà di Gramsci, che avrebbe voluto destinarli alla moglie
Giulia ed escludere Togliatti dal loro controllo. Gli originali
dei Quaderni giunsero a Mosca alla fine del 1938 ad opera
della cognata di Gramsci, Tatiana Schucht. Per decidere
dell'eredità letteraria di Gramsci il Comintern istituì
una commissione, di cui Togliatti fu naturalmente il dominus. Egli
cominciò a lavorare alla pubblicazione delle Lettere e dei Quaderni
alla fine del 1939 e poco prima del suo rientro in Italia (marzo
1944) la scelta delle lettere, che con la pubblicazione da Einaudi
nel 1947 costituì il primo volume delle Opere di Antonio Gramsci,
era già fatta. Sostanzialmente definito era anche il piano editoriale
dei Quaderni, poi usciti sempre per Einaudi, in sei volumi,
dal 1948 al 1951.
Poco dopo furono avviate la pubblicazione degli scritti precedenti
l'arresto e una edizione completa delle Lettere, uscita nel 1965.
Nel 1956 venne decisa l'edizione cronologica dei Quaderni, che
vide la luce nel 1975. Fino alla sua morte (21 agosto 1964) Togliatti
lavorò agli scritti di Gramsci ininterrottamente, curandone
o impostandone, dirigendone e promuovendone le edizioni. Qui
si pubblica la documentazione inedita di tale attività, attinta
da diversi archivi. Si illuminano così aspetti salienti, sconosciuti
o poco noti della biografia politica e intellettuale tanto di Gramsci
quanto di Togliatti, e si ricostruiscono vicende editoriali che
furono alla base di un capitolo fondamentale di storia della cultura
italiana, quello legato alla diffusione e all'influenza del pensiero
di Gramsci.
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