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In breve
Nelle società postmoderne l'individuo viene coinvolto sempre più
di frequente in rapporti sociali brevi e formali, con persone con le quali non
condividerà che un istante o una situazione. In questi incontri fra estranei,
ognuno tende a giudicare il proprio interlocutore in base a pochi segnali
indiziari da cui inferisce un qualche giudizio sull'altrui identità. Il valore
sociale degli individui dipende quindi dalle performance d'identità che sono
capaci di produrre verso gli altri. Se l'identità costituisce la posta in gioco più
importante dei nuovi conflitti sociali, la performance è il veicolo tramite cui
le identità stesse si rivelano. Parafrasando Nietzsche, non esiste alcun
essere al di sotto del fare.
Nel suo libro, l'autore s'impegna a dimostrare tale assunto ricostruendo
genealogicamente le varie accezioni disciplinari del termine performance
(dalla critica artistica, alla linguistica, alla sociologia, alla psicologia sociale,
alla filosofia femminista) e collegando poi tali utilizzi particolari ad una più
generale teoria dell'identità.
Indice
Introduzione
1. Il significato di senso comune del termine performance
2. Corpi performanti
3. Scienza e performance
4. Performance e post-modernità
5. Post-modernità e giochi di identità
6. Piano dell'opera
Parte prima
Le origini del dibattito
1. Arte e performance
1.1. L'arte del Novecento come obliterazione del confine
1.2. L'arte come performance
1.3. Il corpo al centro della performance
1.4. Correnti artistiche ed enfasi performativa
1.5. Il rock come arte performata
1.6. Per riassumere…
2. Atti, giochi linguistici e identità
2.1. Austin e gli atti linguistici
2.2. Il carattere performativo delle illocuzioni
2.3. Applicazioni antropologiche del modello di Austin
2.4. Wittgenstein e i giochi linguistici: le parole come attrezzi
2.5. Per riassumere…
3. La teoria drammaturgica della vita quotidiana
3.1. Le origini della metafora della vita sociale come teatro: da
Mauss a Burke
3.2. La vita quotidiana come rappresentazione
3.3. La facciata: maschera fissa per tutte le performance
3.4. Critiche al primo Goffman
3.5. Per riassumere…
4. Le performance rituali
4.1. Rito religioso e performance
4.2. La performance come modello di cultura incorporata
4.3. Performance rituali e post-modernità
4.4. Rituali, performance, competenze e canovaccio
4.5. Il rituale dell'interazione
4.6. Deferenza e contegno
4.7. Giochi di faccia
4.8. Per riassumere…
Parte seconda
La svolta performativa delle scienze sociali
5. Ruolo, psicologia sociale e performance
5.1. Ralph H. Turner: ruoli creativi e cambi di ruolo
5.2. L'accomodamento come metafora del mimetismo
5.3. Le performance di ruolo e i ruoli persona
5.4. Situazione, interazione e determinanti
5.5. Le determinanti dell'interazione e la fusione ruolo-persona
5.6. Le determinanti individuali
5.7. Per riassumere…
6. La cultura come cassetta degli attrezzi
6.1. La cassetta degli attrezzi
6.2. Performance e competenze
6.3. Performance e strategie di lungo corso
6.4. Per riassumere…
7. Genere, performance e tecnologia del sé
7.1. Judith Butler: per un femminismo senza soggetto
7.2. Il genere: significante senza significato
7.3. Il riferimento a Foucault: il corpo e il genere come performance
7.4. Il caso dei drag: la performance come parodia
7.5. Agnese: il cambio di sesso tramite espressioni comportamentali
7.6. Come Agnese incorpora l'identità femminile
7.7. I gay pride: l'identità in azione
7.8. Per riassumere…
8. Altre performance di mimetismo sociale
8.1. La gestione del corpo e dell'aspetto
8.2. Corpi devianti
8.3. Corpo e aspetto nelle performance situate: il caso delle aule
studio
8.4. I rituali dell'interazione
8.5. Il mimetismo linguistico
8.6. Lo spostamento del focus di ruolo
8.7. Gli strumenti culturali
8.8. Per riassumere…
Conclusioni
1. Uno schema sintetico della teoria della performance
2. Identità e performance: l'identità come metalepsi/
Bibliografia