Webinar Faber
In breve
Il cavaliere immaginale analizza l´opera e l´immaginario di Giorgio Manganelli in chiave junghiana, dimostrando come i testi dello scrittore siano intrisi di motivi psicoanalitici che agiscono non solo a livello tematico ma anche sotto il profilo formale. In questo viaggio attraverso il corpus manganelliano vengono portate alla luce le suggestioni esercitate su di esso sia da Jung sia dai suoi più o meno ortodossi seguaci, da Bernhard a Neumann e soprattutto a Hillman. Ma nel corso del lavoro lo scandaglio critico si amplia, per cui l´interpretazione, sebbene sempre fedele ai presupposti junghiani, viene dialogizzata attraverso il ricorso ad ambiti speculativi diversi e a strumenti esegetici mutuati da autori come Benjamin e Celati, Tagliaferri e Girard, Agamben e Grunberger. Ne risulta una lettura del macrotesto manganelliano che illustra l'intrecciarsi e il divenire dei temi e delle forme con particolare attenzione al loro dispiegarsi in senso diacronico e soprattutto alla funzione strutturante del pensiero di matrice junghiana.
Indice
Introduzione/Il cavaliere immaginale/Ragioni di un lavoro
1.Modelli psicoanalitici nella poetica di Manganelli
2.Appunti di zoologia manganelliana
3.Fra teologia e clownerie. Il rapporto con il sacro/Manganelli e la religiosità junghiana/Il buffone/Il riso di Dioniso/Satira totale/Excursus espressionistico/Manganelli, l'antidialettico/La teologia del nulla/Melancholia carnevalizzata/Epilogo
4.Necessità e angoscia. Interpretazione della Hilarotragoedia
5.Di ombre e di specchi. Metascrittura e scrittura liminare/Umbræ mitiche/Evoluzione delle forme narrative/L'anamorfosi/L'impossibilità di essere Edipo
Bibliografia
Indice dei nomi