Webinar Faber
In breve
Il lungo dominio della Spagna e il successivo passaggio della Sardegna ai Savoia hanno lasciato tracce ampie e profonde nella storia e nella cultura dell'isola. In questo humus gli autori del volume, più che un organico e omogeneo patrimonio culturale, evidenziano l'esistenza di linguaggi, segni, idee difficilmente integrabili in armonica unità. Motivati dall'esigenza di ricostruire e valorizzare il significato profondo di tali esperienze, essi analizzano gli influssi dei modelli stilistici e retorici dell'area ispanica e iberoamericana, il lento passaggio dai canoni artistici del manierismo barocco a quelli del neoclassicismo sabaudo, le suggestioni suscitate fra gli studiosi e gli intellettuali sardi dalla lettura di testi e manuali di provenienza nordeuropea, i condizionamenti esercitati dai processi di unificazione economica, amministrativa e culturale sulla società sarda d'antico regime.
Vengono così esplorati aspetti e problemi della "memoria lunga" dell'isola proponendone una lettura e una interpretazione fondate sulla esplicita attenzione a quei flussi culturali dell'area ispanica, nordeuropea e sabauda che, ancor oggi, appaiono come sostrati inconsci e permanenti della società sarda.
Indice
Premessa, di G. C. Marras
1. Un poema sardo-ispano per la Fenice messicana sor Juana Inés de la Cruz, di G. C. Marrasa
2. La chiesa del Santo Sepolcro a Cagliari fra XVI e XIX secolo, di A. Saiu Deidda
3. Una lunga transazione. Economia e società in Sardegna nell'età della Restaurazione, di G. Tore
4. Unità retorica nell'Italia preunitaria: le Lezioni di Retorica e Belle Lettere di Hugh Blair, di R. Puggioni
5. Repertorio di opere di autori anglofoni tra il XVIII e il XIX secolo presenti nella Biblioteca universitaria di Cagliari, di M. Pala