editoriale Cosimo Laneve
Abstract
|
|
|
viaggi nella scrittura per amore delle parole Domenico Starnone (pp. 15-22)
DOI: 10.7369/70143
Abstract Il contributo mette in evidenza l’inefficienza del sistema scolastico più preoccupato di trasmettere un modello di scrittura declamatorio, che uno che consenta di dire, con tono piano e con meno ghirigori, qualcosa di vero e di proprio. Nella seconda parte è proposto l’itinerario formativo che l’autore ha seguito partendo da esperienze di autoscoperta e autoapprendimento del valore della parola fino a giungere a indicazioni didattiche.
|
€ 7.00 |
acquista
441K |
studi e ricerche la scrittura e la scuola Elio Damiano (pp. 25-40)
DOI: 10.7369/70144
Abstract Scuola e scrittura mostrano strette corrispondenze sociali e storiche, accertate regolarmente presso società centralizzate, a forte differenziazione istituzionale e urbanizzate: dove cioè era necessario rispondere all’esigenza dell’omogeneizzazione culturale. Da quando compare sulla scena il tipo di scuola che conosciamo, la “scuola burocratica”, il connubio con la scrittura diventa una simbiosi connaturata: la scuola è l’istituzione della scrittura e la scrittura è la tecnologia della scuola. La matrice di questa stretta corrispondenza risiede nella loro funzione di sostituzione: come la scuola separa dall’esperienza diretta, creando un contesto alternativo – un laboratorio di umanità capace di edificare una cultura a carattere generale, finalizzata a superare i particolarismi locali –, la scrittura si presenta come la tecnologia mirata ad attivare una comunicazione indiretta e una solidarietà a portata “super-locale”. L’articolo conclude indicando come la funzione di sostituzione faccia della scrittura anche uno straordinario “mediatore didattico”.
|
€ 7.00 |
acquista
474K |
scrivere per sé. Nonostante la scuola Duccio Demetrio (pp. 41-50)
DOI: 10.7369/70145
Abstract Riuscire a generare l’affezione per la scrittura è ritenuta concordemente una meta assai poco generalizzabile alla maggior parte delle scolaresche. Anche quando gli insegnanti si mostrano interessati a fare qualcosa per motivare gli allievi a scrivere o a leggere, nella stragrande maggioranza dei casi, la lingua scritta che si chiede loro di usare resta una lingua per la scuola e della scuola. La scuola, tuttavia, può fare molto per promuovere il desiderio di scrivere aprendo maggiori spazi ad una scrittura extrascolastica, narrativa e introspettiva, che genera nello studente il piacere di “scrivere per la vita” e che contribuisce all’educazione alla consapevolezza interiore di sé.
|
€ 7.00 |
acquista
45K |
interventi ed esperienze scuola primaria manipolare per scrivere Maria Pia Latorre (pp. 53-68)
DOI: 10.7369/70146
Abstract Globalizzazione e utilizzazione capillare del mezzo informatico disegnano nuovi profili di approccio alla realtà, aumentando le possibilità di partecipazione democratica. Alla luce di vantaggi e limiti che la società informatizzata impone, i docenti sono chiamati, in una visione sistemica, a ridefinire quotidianamente stabili valori culturali, in risposta ai mutamenti sociali. Per i bambini nativi digitali, ad un tempo fruitori di stereotipie e portatori di irripetibile originalità, si rischia l’azzeramento nell’uso dei mezzi critici necessari alla lettura di procedure routinarie divenute alienanti. Passando attraverso la lezione gardneriana, si avverte la necessità di costruire nuovi percorsi didattici che vivifichino la lettura e la comunicazione. Innovazione, dunque, come opportunità per rendere attivi gli allievi più piccoli e, attraverso una variegata sperimentazione di linguaggi, per coinvolgerli nella costruzione di una scrittura efficace.
|
€ 7.00 |
acquista
511K |
scuola secondaria di primo grado per stare nebe a scuola Chicca Guarnieri (pp. 69-82)
DOI: 10.7369/70147
Abstract Alcune pratiche di scrittura nel corso del tempo hanno sempre più preso posto all’interno del progetto “Clima di classe” arrivando a costituire l’elemento sostanziale per il benessere delle ragazze e dei ragazzi, benessere che diviene condizione imprescindibile per qualsiasi apprendimento significativo. Scrivere di sé in assenza di giudizio, ricevere per iscritto lo sguardo gentile dell’altro, dichiarare che ci si sente capaci di contribuire al buon funzionamento della classe incaricandosi di precisi compiti, assumersi la responsabilità di un diario di bordo, costituiscono reali percorsi per raggiungere il “saper fare”, occasioni per sviluppare la coscienza di sé tra gli altri esseri viventi, un’occasione continua di posture sociali corrette e di relazioni rispettose dell’altro, fonti determinanti per la costruzione della propria identità. Tutto ciò in una scuola secondaria che sempre più deve lavorare almeno nella duplice prospettiva di un apprendimento che dura tutta la vita e di una persona adulta il più possibile completa e consapevole del suo posto nella comunità, in altre parole detta cittadinanza attiva.
|
€ 7.00 |
acquista
466K |
la scrittura autobiografica nella terra di Gomorra Rosaria Capobianco (pp. 83-98)
DOI: 10.7369/70148
Abstract Il saggio descrive un’esperienza di scrittura autobiografica realizzata all’interno di una scuola secondaria di primo grado, una scuola napoletana, all’interno di un quartiere popolare, espressione viva di quella terra di Gomorra descritta da Roberto Saviano.Partendo dalla conversazione autobiografica, si è poi arrivati alla scrittura autobiografica, che ha offerto a ciascun alunno un’occasione di autodeterminazione, mettendo in moto non solo un processo di crescita e di cambiamento evolutivo, ma soprattutto di responsabilizzazione personale rispetto al proprio percorso educativo e formativo
|
€ 7.00 |
acquista
235K |
scuola secondaria di secondo grado scrivere libera-mente Elisabetta Biffi (pp. 99-113)
DOI: 10.7369/70149
Abstract L’articolo si prefigge una riflessione sulle potenzialità educative della scrittura autobiografica, specificatamente nel lavoro con l’adolescenza, attraverso il racconto dell’esperienza di un laboratorio realizzato in un liceo classico con i ragazzi e le ragazze di una iv ginnasio. L’autrice ripercorre il processo di costruzione dell’esperienza narrata, a partire dall’incontro fra l’insegnamento di religione, l’insegnamento di lettere e l’approccio autobiografico alla formazione, ed accompagna il lettore nella scoperta delle opportunità auto-educative attivate dal laboratorio, sottolineando il ruolo specifico in esso assunto dalla scrittura quale principale strumento di riflessione su di sé e sul proprio processo di crescita.
|
€ 7.00 |
acquista
468K |
sull'astratto e sull'intangibile: come un classico aiuta Rosanna Salvemini (pp. 114-126)
DOI: 10.7369/70150
Abstract Dialogare con un testo letterario può rendere l’apprendimento più coinvolgente ed interessante; ascoltare la voce di un grande autore del passato può dare corposità alla propria; avvertire come vicine parole che provengono dal passato permette di stringere un misterioso legame con la scrittura. Alla ricerca di una dimensione di espressività dell’io, suggerita dal dialogo con un classico della letteratura italiana (Leopardi), si è indirizzata un’esperienza didattica, proposta dall’autrice in una classe quinta di un liceo linguistico. Guidati dal fascino segreto di un verbo, gli studenti sono stati invogliati ad avvertire e ad esprimere le proprie emozioni, quelle più inascoltate perché zittite dal frastuono della quotidianità e della concretezza. Nella scrittura, libera dai vincoli organizzativi delle tipologie testuali, i giovani, ormai nella fase conclusiva del loro percorso liceale, hanno potuto riutilizzare con sensibilità gli echi di tante esperienze culturali e linguistiche, trasformatesi in personale visione della vita.
|
€ 7.00 |
acquista
471K |
riassunto sì, ma per scrivere meglio Adele Rini (pp. 127-139)
DOI: 10.7369/70151
Abstract Il lavoro presenta l’attività del riassumere in una più ampia prospettiva educativa. Il riassunto, forma di scrittura spesso sottovalutata, non è in vero meccanica trasposizione di un testo altrui, come si è cercato di chiarire in una terza classe liceale, ma richiede consapevolezza delle diverse tipologie testuali, capacità di comprensione e di produzione nel rispetto del testo di partenza e della sua dimensione temporale. L’utilizzo di un numero preciso di parole o di righe può costituire un mezzo efficace per riflettere sulle informazioni fondamentali, sulla correttezza sintattica e lessicale, sulla organizzazione e sulla coesione espositiva. Rilevanza assume poi la revisione in forma problematica. L’accostamento alla sintesi può diventare allora un fatto di educazione alla comunicazione e alla strutturazione logico-concettuale, ma anche una chiave d’accesso a riflessioni etiche, sociali e civili.
|
€ 7.00 |
acquista
469K |
riscrivere una pagina di un classico transitando per la traduzione Lucia Sallustio (pp. 140-154)
DOI: 10.7369/70152
Abstract L’autrice sostiene il valore formativo dell’approccio meta-cognitivo più che semplicemente meta-linguistico nell’apprendimento di una lingua straniera. Evidenzia il duplice ruolo della traduzione come processo di riscrittura del testo nella lingua bersaglio e momento di riflessione profonda su singole parole, giuste collocazioni, segmenti di discorso, errori da interferenza linguistica. Si sofferma sul valore euristico della traduzione come ricerca delle soluzioni migliori per approdare a un testo naturale quanto più aderente all’originale in termini di significato, ritmo e stile. Le ricadute positive del processo educativo meta-cognitivo sia sulle lingue studiate che sulla lingua madre sono evidenziate nella seconda parte dell’articolo che riporta l’esperienza di ri-scrittura di una pagina del classico romanzo Cime tempestose di Emily Brontë in lingua madre da parte di studenti della quinta classe del Liceo Linguistico Statale di Molfetta
|
€ 7.00 |
acquista
495K |
scrivere per trattenere Maria Rosaria Chirulli (pp. 155-167)
DOI: 10.7369/70153
Abstract L’articolo presenta, in forma diaristica, un’esperienza didattica, condotta in rete da due scuole superiori di Martina Franca, un professionale e un tecnico. Un’esperienza che, sollecitando il confronto fra le ragioni del leggere e quelle dello scrivere, pone l’atto dello “scrivere a scuola” come possibilità di dilatare il tempo e caricarlo di senso. In questo nostro presente che saetta veloce, le parole sono come farfalle: non vogliono essere afferrate. Proporre, pertanto, agli studenti, il racconto di sé mediante l’esercizio della scrittura, diventa un’interessante sfida per quanti vogliano, attraverso la “cattura” delle parole, sperimentare la bellezza della sosta e della riflessione, l’utilità dello sforzo che ciascuno di noi compie quando con le parole deve rappresentare le cose, gli accadimenti per farne racconto.
|
€ 7.00 |
acquista
465K |
alla ricerca del tempo che non c'è Antonella Cioce (pp. 168-181)
DOI: 10.7369/70154
Abstract La scrittura nella scuola secondaria di secondo grado e nel triennio, in particolare, manca di tempi e spazi didattici specifici, restando dislocata in un altrove extracurriculare di potenziamento o eccellenza, che finisce con l’interpretare la didattica della scrittura come un’attività stra-ordinaria in modo contraddittorio rispetto alla richiesta di competenze previste a conclusione degli studi. Il tempo da dedicarvi è inseguito a scuola, rosicchiato a casa, dove nel triennio lo studente considera l’esercizio di scrittura un onere aggiuntivo rispetto al sapere. Eppure, credendo nel valore di questo impegno, la scrittura si rivela frontiera educativa e istruzionale decisiva oggi più che mai, viaggio di scoperta sorprendente
|
€ 7.00 |
acquista
483K |
per gioco...per la libertà di pensiero Concetta Rosato (pp. 182-190)
DOI: 10.7369/70155
Abstract Si propone un’esperienza di scrittura in “libertà”, realizzata in una quarta classe di un Istituto tecnico. Obiettivo, in un’epoca in cui si scrive poco e seguendo canoni prestabiliti, scrivere per gioco… con libertà. Il percorso è stato attuato sfidando regole per far “vivere” l’esperienza della scrittura come occasione unica per raccontare e raccontarsi. La scrittura nasce da una riflessione intima che diventa viaggio nel sociale perché attraverso essa si favorisce la comunicazione. Bisogna, quindi, allontanarsi dalle regole, dalla grammaticheria ed essere liberi di “fermare su un foglio” ciò che si ha dentro.
|
€ 7.00 |
acquista
455K |
professoressa, ci aiuta a scrivere? con don Milani e Italo Calvino Annarita Fatone, Anna Maria Mastromatteo, Irene Saracino (pp. 191-208)
DOI: 10.7369/70156
Abstract Abbiamo praticato un’esperienza di didattica della scrittura attraverso la lettura. La scelta è caduta sui testi di Calvino, Gli amori difficili e Le città invisibili, per le classi, rispettivamente, iii H e v H dell’Istituto tecnico commerciale “T. Fiore” di Grumo Appula (Bari). Abbiamo utilizzato Calvino perché tutti i testi calviniani sembrano fatti apposta per essere cannibalizzati e riutilizzati da lettori di ogni genere. La iv H è parsa invece più sensibile alle sollecitazioni di un altro classico contemporaneo: Lettera a una professoressa. L’incontro con questo testo ha aperto un dialogo (im)possibile, a distanza di cinquant’anni, tra un improbabile maestro di scuola e i suoi alunni (don Milani e la scuola di Barbiana) e gli altrettanto improbabili alunni grumesi: dialogo silenzioso – leggibile nell’extraverbale – ma anche espresso, che ha trovato il modo di lasciare una traccia nel discorso strutturato di uno studente.
|
€ 7.00 |
acquista
498K |
università orientar(si) con la scrittura: frammenti da un'esperienza Maura Striano, Stefano Oliverio (pp. 209-230)
DOI: 10.7369/70157
Abstract Il contributo presenta i primi risultati di una esperienza di orientamento-formativo realizzata dall’Ateneo “Federico ii” in un gruppo di scuole secondarie della Campania, utilizzando un dispositivo narrativo funzionale a promuovere e sostenere negli studenti dell’ultimo biennio un percorso di riflessione sulla propria progettualità formativa. L’utilizzo della scrittura autobiografica ha consentito ai ragazzi di disporre di uno spazio per costruire, in maniera autonoma e non eterodiretta, un percorso di riflessione utile a definire un personale progetto formativo all’interno di un più ampio progetto di vita.
|
€ 7.00 |
acquista
500K |
Libri e altro pista bibliografica Laura Agrati (pp. 233-240)
DOI: 10.7369/70158
Abstract
|
€ 7.00 |
acquista
439K |